13.1.06

Roma-Casablanca-Rabat-Fes: 5 Gennaio

Sulle strade del Marocco
Sul complesso rapporto fra gli italiani e la guida: si potrebbe già dire molto dalla semplice constatazione che, non esiste un verbo nella lingua di Dante che indichi lo spegnersi dell’auto in partenza. Sottotitolo: mai dare dell’impedito agli impediti, potrebbero offendersi. Avvolti nel sonno dell’alba mentre ci dirigevamo verso Fiumicino ci dilettavamo in queste considerazioni di linguistica comparata con il tassista. Quanta innocente inconsapevolezza nelle nostre riflessioni. Se solo avessimo saputo che cosa ci aspettava.
Per carità, un po’ patito del fly and drive lo sono sempre stato. Anzi, l’idea di una vacanza integralmente in macchina mi alletta molto, mi sembra nobile questa idea di partire andare in un posto lontano e tornare tutto con le tue forze, senza l’aiuto esterno di quegli aggeggi volanti che hanno reso piccolo il pianeta. Se poi si pensa che coltivo ancora l’antico sogno di fare il cammino di Santiago ci si rende conto che questa esplorazione del Marocco non poteva essere fatta con mezzi diversi.
Certo usare i mezzi di trasporto locali consente di comprendere molto meglio la realtà dei paesi che si visitano, l’autostop da un grande senso di libertà, etc. etc.
Io mi sono limitato a portare “La guida galattica per autostoppisti” in valigia (fra l’altro la consiglio a tutti, questi inglesi sanno proprio far ridere quando fanno ridere) e mi accingevo ad attraversare una gran parte del Marocco in meno di una settimana con un auto a noleggio.
Quale autovettura? Ma che domande. La più economica e patriottica ovviamente: W l’Italia! Come affittare una Palio e vivere felici con buona pace dei ricordi cinesi ed indiani. Per la verità in quelle due esperienze ci portavano in giro su una Siena, ma le auto di scorta erano delle Palio. Certo che ci siamo veramente divertiti con il Global Sourcing. Prima o poi devo decidermi a fissarlo in qualche modo.
Esistono ancora sorprese per qualcuno che ha rischiato l'infarto contromano varie volte? Sembrerebbe proprio di si, proviamo quindi a fare una breve ricognizione di cosa ho appreso dal mio breve corso di guida attraverso 2.000 km di strade del Marocco? Strano ma vero, non più di tre e non meno di tre punti salienti ;-) :

  1. mai abbassare gli abbaglianti quando si incontra qualcuno. Ho tentato di insegnare qualcosa ma è inutile credetemi
  2. il pedone non ha mai la precedenza
  3. un ciclista, un pedone o un dromedario può camminarti di fronte nel buio con la più completa calma ovunque, ma veramente ovunque…