8.8.05

Ballycastle-Donegal: 31 Luglio

Perchè la cucina irlandese non è famosa nel mondo (SP)
Un pregiudizio che sfortunatamente è stato confermato, e anzi, rafforzato, è quello gastronomico. Noi ci aspettavamo poca varietà e raffinatezza nei piatti, ma speravamo nella prelibatezza della semplicità e autenticità, nel piatto del pionere (vista la diffusione di cappelli da cowboy), nella casseruola di carne sugosa, proveniente dagli equini e bovini che sono i veri padroni dell’Irlanda e che ti guardano ovunque con i loro occhi umidi e mansueti. Dunque quando abbiamo ordinato Irish stew, il tipico piatto irlandese, e patate novelle al formaggio, ci leccavamo i baffi (M.) e i baffetti (io).
Mi arriva un piatto chiaramente riscaldato al micro-onde per circa venti minuti, con le incrostazioni di formaggio sciolto sul piatto che secondo me attendono tuttora di essere scrostate. Le patatine sono effettivamente novelle ma è difficile intravederle sotto lo strato di ceddar e… ketchup (orrore!!) che le ricopre. Guardo M. e dico: “vabbè, ma qui posso pure mangiare la carne, tanto non ci sono allevamenti intensivi e le mucche pascolano allegre per i prati”.
Poi arriva il suo stew. Io mi aspettavo lo spezzatino che mio padre faceva nella pentola a pressione quando eravamo piccoli: col sughetto che impregnava le patate un po’ sfatte, con cui poi facevamo la scarpetta fino a rendere pentola e piatti lucidissimi.
Questo è costituito da pezzi di carne pallida galleggianti in un brodo che riesce ad essere insieme grasso e acquoso. Ci guardiamo perplessi. M. assaggia e il suo sguardo è eloquente. La nostra guida, seppur rozza, ci aveva avvisato. Non ci siamo fidati. Grosso errore.
Ma in fondo chi l’ha detto che bisogna mangiare la cucina tipica…

La famiglia è la famiglia (MDS)
Come S. ha avuto modo di verificare direttamente su una spiaggia atlantica vicino Clifden, non solo questi irlandesi sono estrosi e simpatici ma sono anche dei leader del business familiare. D’altronde cosa altro ci si poteva aspettare dalla nazione più giovane dell’Unione Europea? Qui tutti si sposano, fanno figli, si godono i figli dei figli…. Gli sconti famiglia nei musei prevedono un nucleo tipo composto da papà, mamma + 4 figli (sì proprio“quattro!!!”). E’ vero che in India mi ha tanto colpito la pubblicità dei cellulari con tariffa familiare (l’equivalente dello “You and Me” italico veniva pubblicizzato da una foto con una quarantina di individui legati nelle maniere più varie “riscopri il piacere di parlare tutti i giorni con la zia…”) ma quello è un altro paese, insomma qui siamo a due passi da casa, se non fosse per l’accento questi potrebbero anche spacciarsi per madrelingua inglese. Invece no. Invece la famiglia qui è una cosa seria, mica come da noi nell’infeconda penisola italica.Qui ti capita di dover arginare una mamma irlandese che nel pieno del fervore per i suoi studi d’italiano ti chiede se può chiamare “bocciola mea” il suo frugoletto. Qui i mariti in viaggio di nozze rischiano di dover costruire un intero palazzo “in the middle of no-where” se la consorte esprime una qualche forma di apprezzamento per il luogo come si narra sia accaduto per l’odierna abbazia di Kylemore in Connemara. Qui puoi mangiare un Donut accanto ad una buffa famigliola con papà e mamma che sono nostri coetanei e sfoggiano un look a metà strada fra l’hippy ed il pariolino oltre a ben due pargoli. Bisogna capirli: devono cominciare presto se vogliono mantenersi all’altezza della media nazionale. In fondo l’origine di tutti questi B&B che tappezzano l’isola sta proprio in questi giovani cosi ansiosi di prolificare. Ma non vi anticipo nulla di più. Rimando a sedi più opportune.