18.10.06

Salkantay Trekking: 7-11 Settembre

I giorno: Mollepata-Salkantay
In campo: erano schierati una coppia italo-francese di sposini, una coppia di fidanzati neozelandesi, una canadese giocatrice di calcio, un neozelandese giramondo, un'americana non governativa, 2 portoghesi studenti in medicina ed una svizzera per lo sviluppo.
"Gordita": è dura la vita per i gringos che non masticano il neo-latino. Se poi si pensa all'abitudine sud-americana di vezzeggiare con nomignoli al vetriolo le ragazze del nord del continente potete ben immaginare come i portatori si dertivano.
-7: la prima notte a -7 la passammo indenni. Sia lode all'inventore dei buoni sacchi a pelo e al mio collega N. che mi ha prestato una diavoleria tecnologica.
II giorno: Salkantay-middle of no-where
4600 m per gradire: il mio record! e ho pure dato un distacco abissale alla francesina...
Apu Salkantay: ricordatevi di onorare gli dei della montagna con sacrifici appropriati.
III giorno: Middle of no-where-S. Teresa
"Alle terme di Caracalla...": anche i peruviani non se la passano male con queste terme di acqua calda diffuse nella zona della selva alta. Devo dire un po' surreali anche per il misto fra locali e turisti attempati
La febbre del sabato sera: in tema di surreale da non tralasciare una tranquilla sera in discoteca in un normale villaggio peruviano di montagna (qui gli anni 80 vanno proprio forte)
IV giorno: S. Teresa-Machu Picchu
Bromelie, orchidee e altre forme vegetali: sia lode alla selva. Se avete un minimo di sensibilità botanica è il posto per voi. Certo avrete difficoltà a guardare le vostre orchidee tornando a casa dopo averle viste crescere come erbacce qui. Una menzione speciale per le bromelie che dimostrano come a volte il parassitismo non sia poi così male.
Cable Car: altro che i ponti qui si che ci sanno fare sui mezzi di locomozione strani. Vuoi passare un fiume? Una bella cable car sul Rio Urubamba e passa la paura con buona pace dei ponti tibetani di Indiana Jones.
V giorno: Machu-Cuzco
I forzati dell'alba: ve li immaginate centinaia di turisti con la lampada frontale che alla 4 del mattino si avviano quasi correndo sulle ripide scale che consentono di scalare in meno di un'ora gli ottocento di dislivello? La corsa ad accaparrarsi l'onore di essere i primi fra le rovine? Poveri Inca....
Miss flip-flop: non sono in molte le donne ad essere salite sulle scale di Matchu Pitchu con i tempi della francesina. Se poi considerate che è arrivata in cima con delle scarpette da mare modello "beach on the beach" potete comprendere perchè abbiamo imparato come si dice "ma guarda quella" in molte lingue del mondo.